Autore: Bertold Brecht
Editore: Einaudi
Tra le varie tipologie consentiteci, personalemente ho scelto, forse qualcosa di classico, ma pur sempre interessante, la biografia del primo vero scienzioato, fondatore del metodo sperimentale: Galileo. Ma a differenza delle solite biografie scritte sempre allo stesso modo, ho cosiderato il testo teatrale di Bertold Brecht che non ti elenca semplicemente gli avvenimenti della sua vita, ma quelli più importanti, permettendoti di vivere la storia con il personaggio.
Bertolt Brecht è il principale drammaturgo tedesco del Novecento. Nato nel 1898 ad Augusta - Baviera, scoprì presto il suo amore per il teatro. Il suo esordio in teatro era fortemente influenzato dall'Espressionismo, ma presto sviluppò la teoria del "teatro epico" secondo cui lo spettatore non doveva immedesimarsi, ma era invitato a tenere una distanza critica per riflettere su quello che si vedeva in scena. Lo spettatore doveva imparare qualcosa. Il teatro di Brecht offre una grande varietà di storie e casi umani. Quando tornò in Germania, nel 1949, fondò a Berlino Est un proprio teatro, il "Berliner Ensemble", dove cercò di realizzare le sue idee, facendo diventare questo teatro uno dei più affermati in Germania. Morì nel 1956 a Berlino. La commedia nasce negli anni che precedono immediatamente la Seconda guerra mondiale e che vedono sperimentare la bomba atomica. La figura di Galileo, lo scienziato che con le sue rivoluzionarie intuizioni rischia di mettere a repentaglio gli equilibri teologici e sociali del suo tempo e che si piega alla ritrattazione per timore della tortura e per mancanza di agonismo eroico, è la metafora dello scienziato moderno, dell'intellettuale perseguitato dall'inesorabile binomio scienza-fanatismo.
Nel 1609 Galileo Galilei ha già compiuto vari esperimenti riguardo al rivoluzionario sistema copernicano creato tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI da Niccolò Copernico. Inoltre egli ha anche pubblicato a Firenze, luogo dove compie le sue ricerche e i suoi insegnamenti presso prestigiose accademie assistito anche dalla figlia Virginia, molti dialoghi e trattati sulla nuova scienza. Galileo ha scoperto il vero uso di uno strumento molto particolare chiamato cannocchiale, ovvero quello di studiare e visionare oggetti e pianeti lontanissimi dal luogo su cui è puntato. Grazie al cannocchiale Galilei ha compreso il modo in cui si muove e agisce l'Universo e soprattutto ha dichiarato la veridicità della posizione centrale del Sole anziché la Terra, come affermavano molti filosofi del passato incluso Aristotele. Tuttavia il periodo in cui Galileo si rivela essere più prolifico è anche segnato profondamente dagli eventi della Santa Inquisizione la quale cerca di impedire alle nuove teorie proposte dai rivoluzionari come Copernico o Keplero, in quanto mettono seriamente in discussione, secondo i suoi membri, la reale esistenza di Dio e di Gesù. Così quando Galileo pubblica il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, il papa Urbano VIII con l'appoggio del Cardinal Bellarmino convoca immediatamente un concilio a Roma con imputato lo stesso Galilei. L'opera di Brecht si concentra proprio sul processo tenutosi tra il 1632 e il 1633 che vedrà costretto Galileo ad abiurare a ritirare le sue dottrine giuste, ma condannate come eretiche dalla Chiesa cattolica.
La commedia dello scienziato pisano, mi è risultata piacevole, dal momento che ci viene presentato un uomo sotto i suoi aspetti (carattere, piaceri,sensazioni). Infatti Galileo risulta essere uno scienziato a cui piace la bella vita e il buon cibo; ma ciò gli permette di vivere quella sua genialità che la Chiesa voleva nascondere.
La figura di Galileo mantiene oggi una notevole attualità
proprio
tematizzando la figura degli scienziati "deboli", subalterni al potere
politico.La sconfitta subita della scienza si trasformerà però in un certo modo in vittoria; infatti Galileo durante il suo isolamento svilupperà altri studi affidati ad Andrea, suo discepolo, al
fine di divulgarne il contenuto in tutta Europa. La conclusione che possiamo trarre dal testo, è che la scienza deve essere libera da vincoli: tutti hanno il diritto di sviluppare le proprie ricerche e comunicarne le scoperte.
La ricerca scientifica deve essere considerata come uno strumento di sviluppo.