giovedì 11 settembre 2014

Cuore, vasi e sangue

Quest'anno avevamo il compito di approfondire un organo e io ho deciso di parlare dell'apparato cardiocircoloatorio. Ecco il link:http://prezi.com/n909yt9c3i94/lapparato-cardiocircolatorio/

domenica 5 gennaio 2014

Un regalo per LUCA

Anche questa volta, per le nostre vacanze natalizie, il nostro Professore ci ha affidato uno dei suoi unici e inimitabili compiti: fare un regalo a LUCA. Molti si chiederanno di quale LUCA si tratti, ma in realtà ci riferiamo al padre di tutti i padri e quindi il nostro ultimo antenato comune. Infatti il nome significa "Last Universal Common Ancestor" e visse circa 4 miliardi di anni fa sulla "nostra AMATA TERRA". Molti scienziati ipotizzarono che non fosse più di un assemblaggio di molecole in un brodo primordiale, dove, attraverso un aumento della pressione dell'ambiente, si sono sviluppate forme più complesse. Tuttavia, attraverso altri studi, oggi si ritiene che fosse assai più complessa, quasi simile ad una cellula, e ciò deduttibile dall'elemento chiave rappresentato da una struttura, presente nei domini degli batteri, degli archea e degli eucarioti (piante, animali, funghi, alghe e tutto il resto), che andrebbe considerata un organello. Dopo questa breve introduzione sul misterioso identikit vi parlo del mio regalo: "L'Origine delle Specie" di Charles Darwin. In questo libro Darwin presenta la sua teoria, secondo cui "gruppi" di organismi di una stessa specie si evolvono gradualmente nel tempo attraverso il processo di selezione naturale. L'opera contiene prove scientifiche che l'autore stesso raccolse durante il viaggio della Beagle nel 1830,rifiutando il creazionismo, che ritiene le specie, essendo create da Dio, perfette e immutabili. Quindi, anche se può sembrare banale la mia scelta, ritengo che questo sia adatto al nostro "Nonnino", dato che ci presenta come le specie si evolvono e, anche se con animali più recenti, il meccanismo è lo stesso di quello di milioni di anni fa. Inoltre senza LUCA non ci sarebbe stato Darwin e la specie umana, e quindi nessuno che avrebbe cercato di presentarci l'evoluzione.

martedì 10 settembre 2013

Recensione del libro

Titolo: Vita di Galileo
Autore: Bertold Brecht
Editore: Einaudi

Tra le varie tipologie consentiteci, personalemente ho scelto, forse qualcosa di classico, ma pur sempre interessante, la biografia del primo vero scienzioato, fondatore del metodo sperimentale: Galileo. Ma a differenza delle solite biografie scritte sempre allo stesso modo, ho cosiderato il testo teatrale di Bertold Brecht che non ti elenca semplicemente gli avvenimenti della sua vita, ma quelli più importanti, permettendoti di vivere la storia con il personaggio.
Bertolt Brecht è il principale drammaturgo tedesco del Novecento. Nato nel 1898 ad Augusta - Baviera, scoprì presto il suo amore per il teatro. Il suo esordio in teatro era fortemente influenzato dall'Espressionismo, ma presto sviluppò la teoria del "teatro epico" secondo cui lo spettatore non doveva immedesimarsi, ma era invitato a tenere una distanza critica per riflettere su quello che si vedeva in scena. Lo spettatore doveva imparare qualcosa. Il teatro di Brecht offre una grande varietà di storie e casi umani. Quando tornò in Germania, nel 1949, fondò a Berlino Est un proprio teatro, il "Berliner Ensemble", dove cercò di realizzare le sue idee, facendo diventare questo teatro uno dei più affermati in Germania. Morì nel 1956 a Berlino. La commedia nasce negli anni che precedono immediatamente la Seconda guerra mondiale e che vedono sperimentare la bomba atomica. La figura di Galileo, lo scienziato che con le sue rivoluzionarie intuizioni rischia di mettere a repentaglio gli equilibri teologici e sociali del suo tempo e che si piega alla ritrattazione per timore della tortura e per mancanza di agonismo eroico, è la metafora dello scienziato moderno, dell'intellettuale perseguitato dall'inesorabile binomio scienza-fanatismo.
 Nel 1609 Galileo Galilei ha già compiuto vari esperimenti riguardo al rivoluzionario sistema copernicano creato tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI da Niccolò Copernico. Inoltre egli ha anche pubblicato a Firenze, luogo dove compie le sue ricerche e i suoi insegnamenti presso prestigiose accademie assistito anche dalla figlia Virginia, molti dialoghi e trattati sulla nuova scienza. Galileo ha scoperto il vero uso di uno strumento molto particolare chiamato cannocchiale, ovvero quello di studiare e visionare oggetti e pianeti lontanissimi dal luogo su cui è puntato. Grazie al cannocchiale Galilei ha compreso il modo in cui si muove e agisce l'Universo e soprattutto ha dichiarato la veridicità della posizione centrale del Sole anziché la Terra, come affermavano molti filosofi del passato incluso Aristotele. Tuttavia il periodo in cui Galileo si rivela essere più prolifico è anche segnato profondamente dagli eventi della Santa Inquisizione la quale cerca di impedire alle nuove teorie proposte dai rivoluzionari come Copernico o Keplero, in quanto mettono seriamente in discussione, secondo i suoi membri, la reale esistenza di Dio e di Gesù. Così quando Galileo pubblica il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, il papa Urbano VIII con l'appoggio del Cardinal Bellarmino convoca immediatamente un concilio a Roma con imputato lo stesso Galilei. L'opera di Brecht si concentra proprio sul processo tenutosi tra il 1632 e il 1633 che vedrà costretto Galileo ad abiurare a ritirare le sue dottrine giuste, ma condannate come eretiche dalla Chiesa cattolica.
La commedia dello scienziato pisano, mi è risultata piacevole, dal momento che ci viene presentato un uomo sotto i suoi aspetti (carattere, piaceri,sensazioni). Infatti Galileo risulta essere uno scienziato a cui piace la bella vita e il buon cibo; ma ciò gli permette di vivere quella sua genialità che la Chiesa voleva nascondere.
  La figura di Galileo mantiene oggi una notevole attualità proprio tematizzando la figura degli scienziati "deboli", subalterni al potere politico.La sconfitta subita della scienza si trasformerà però in un certo modo in vittoria; infatti Galileo durante il suo isolamento svilupperà altri studi affidati ad Andrea, suo discepolo, al
fine di divulgarne il contenuto in tutta Europa. La conclusione che possiamo trarre dal testo, è che la scienza deve essere libera da vincoli: tutti hanno il diritto di sviluppare le proprie ricerche e comunicarne le scoperte.
La ricerca scientifica deve essere considerata come uno strumento di sviluppo.

Recensione Blog: "Chiedilo a Tania"

Quest'anno il nostro professore, come lavoro estivo, ci ha consegnato da fare la recensione di un blog e di un libro. Come blog ho scelto "Chiedilo a Tania-science fo passion", sito che ho utilizzato molto, soprattutto per studiare e prepararmi in biologia. Esso nasce da un'idea di Tania Tanfoglio, insegnante laureata in scienze biologiche con una grande passione di tutte le discipline scientifiche. Il blog si incentra soprattutto sulla biologia, in particolare sul DNA, le cause delle mutazioni, scienziati e malattie. E' molto ricco d'informazioni dallo stile semplice e sobrio, comprensibile a tutti. Ci sono ogni volta, a fine argomento, esercizi per migliorare e mettere a frutto ciò che avete appreso, e prepararvi così ad una verifica. Personalmente, come si è già potuto capire, do un giudizio più che positvo, dato che il blog è stato assai utilizzato da me dandomi sempre buoni risultati, e credo che in futuro mi tornerà utileLa cosa che ho apprezzato di più è la scelta per cui Tania ha deciso di creare questo blog:
fare divulgazione scientifica significa avvicinando le persone alle discipline scientifiche, spesso considerate complesse e troppo lontane dalla vita quotidiana, in modo semplice e comprensibile al più ampio numero di persone possibile. Con questo blog, spera di trasmettere il suo entusiasmo a chi avrà voglia di soffermarsi a leggere qualcosa disconosciuto. Quindi affrettatevi e andate subito a visitarlo!

lunedì 3 giugno 2013

Un altro anno è volato...

L'anno si sta concludendo e le ore di biologia si possono contare sulle dita delle mani.... ma tranqulli, perchè vi terrò comunque compagnia quest'estate con tutti gli approfondimenti e chiarimenti che non ho avuto tempo di cercare durante l'anno scolastico.... "Adesso vi saluto, perchè il mio tempo si è concluso..."

Genetica di popolazione ed equilibrio di Hardy-Weinberg

Inanzitutto, cosa si intende per population? Una popolazione è definita come un gruppo di organismi della stessa specie che si riproducono tra loro in un certo spazio e in un determinato periodo di tempo. Quindi, quando si considera la variabilità genetica, si parla di genetica di popolazioni.
Già durante il Novecento gli scienziati si chiedevano in che modo sia gli alleli dominanti sia quelli recessivi possono rimanere all'interno delle popolazioni. Ma perchè l'allele dominante non "domina" su quello recessivo, eliminandolo totalmente? L'inglese Hardy e il tedesco Weinberg cercarono di dare una risposta. Essi dimostrarono come la ricombinazione genetica non modifica la composizione del pool genetico,ovvero l'insieme di tutti gli alleli di tutti i geni presenti nei vari individui di una popolazione. Esaminararono una popolazione "perfatta", con le seguenti caratteristiche:
1) non si verificano mutazioni significative, cioè non viene alterato il gene;
2) non devono avvenire immigrazioni ed emigrazioni (flusso genico);
3) la popolazione deve essere molto grande, cosicchè si verifichi la probabilità con cui un dato allele compare in un gamete e coincide con la sua normale frequenza;
4) l'accoppiamento degli individui è casuale;
5) tutti gli alleli hanno lo stesso successo riproduttivo, i discendenti possono sopravvivere e riprodursi. La ricombinazione genetica, che si verifica negli organismi diploidi, non modifica l'insieme di tutti gli alleli della popolazione. L'equilibrio di cui parlavano i due scienziati fu formulato così:

Morgan e la Drosophila

Thomas Hunt Morgan fu il primo a notare il fatto che i geni che si trovano sui cromosomi sessuali potessero essere ereditari, e per verificare ciò, scelse  il moscerino della frutta o Drosophila Melanogaster come organismo modello per i suoi esperimenti. La loro particolarità è che possiedono solo quattro cromosomi.
Durante i vari incroci, apparve un moscerino con gli occhgi bianchi (maschio affetto da mutazione) e lo fece accoppiare con una femmina dagli occhi rossi e in tutta la generazione F1 erano presenti solo moscerini con occhi rossi, facendo supporre che il fenotipo fosse recessivo.
Morgan incrociò allora gli individui della generazione F1 tra di loro, ma non si manifestò il rapporto 3:1 tra dominante e recessivo che si attendeva. Erano solo maschi gli individui con gli occhi bianchi. Lo scienziato incrociò
il primo maschio occhi bianchi con una femmina della generazione F1 eterozigote.
Dai risultati ottenuti dedusse che il gene per il colore degli occhi é presente solo sul cromosoma X e che l’allele per il carattere occhi bianchi dovesse essere recessivo.
In seguito ai risultati ottenuti Morgan non solo confermò che sono i cromosomi a trasportare i geni, ma anche che alcuni geni possono essere trasportati solo da cromosomi legati al sesso (X e Y).